Sei in dolce attesa o magari già stringi tra le braccia il tuo piccolino, in entrambi i casi sei un neo genitore con mille dubbi, domande e magari il forte desiderio di imparare a portare in fascia il tuo bimbo, perché vuoi coccolarlo o perché vuoi avere due mani libere mentre lo accudisci o anche perché vuoi essere più agevole negli spostamenti: ma come scegliere la fascia giusta, come iniziare a muoversi nell’affascinante mondo del babywearing?
Quale che sia la tua motivazione, e vanno bene tutte, oggi voglio fornirti una serie di informazioni pratiche che possano rispondere a una delle prime domande che si pone chi vuole iniziare a portare ma non sa bene da dove iniziare, quale fascia o supporto scegliere per il babywearing.
E io come consulente babywearing, che sia online o in presenza (ad esempio io lavoro su Milano e provincia), ti aiuto proprio a rispondere a queste domande. Lavorando insieme potrò:
- spiegarti cos’è l’ergonomia del portare
- insegnarti a riconoscere se un supporto rispetti o meno le caratteristiche di ergonomia
- capire le tue specifiche esigenze e necessità
- indirizzarti verso il supporto più idoneo
- assisterti alla scelta dello stesso
- trasmetterti il corretto modo di utilizzare quello specifico supporto scelto
- fugare eventuali dubbi che verranno in mente durante il percorso e post consulenza
Sono argomenti complessi, che sarebbe impossibile sviluppare in un articolo, ma qui possiamo fare un discorso più generale andando a descrivere brevemente le peculiarità di massima che ogni supporto presenta.
Questo articolo è quindi una prima bussola per orientarti sul giusto sentiero da intraprendere per poi eventualmente approfondire nel modo che riterrai opportuno.
Le fasce porta bebè: il primo approccio al babywearing
- Fascia elastica
Sicuramente la più diffusa soprattutto perché anche i brand di massa più noti nel mondo del maternage si sono messe a produrle e a spingerle sul mercato, proponendo soluzioni per lo più preformate che di primo impatto le farà apparire come più facili e semplici da utilizzare perché basterà indossarle come una maglietta e infilarci dentro il bimbo. Tuttavia questa soluzione si rivelerà infelice, perché molto facilmente avremo un bimbo che risulterà appeso dai genitali e tu genitore potresti ritrovarti con un fortissimo mal di schiena dal momento che il peso non sarà scaricato nel modo corretto.
È per questo che vorrei tu facessi attenzione nello scegliere la fascia per il babywearing, nel caso tu stia per fare l’acquisto o anche se l’hai ricevuta in regalo.
In generale le fasce elastiche sono molto morbide, indicate per i neonati e con le quali effettuare la legatura pancia a pancia detta PWCC che risulta bella contenitiva e avvolgente.
Queste fasce lunghe sono circa 5 metri, fatte in maglina di cotone o misto bambù con una percentuale di elastene.
Si possono usare fin dalla nascita ma quando il peso del piccolo inizierà ad aumentare e il bimbo acquisirà un miglior tono muscolare allora potresti sentire la fascia cedere, la distribuzione del peso potrebbe non essere ottimale quanto prima e quindi bisognerà necessariamente passare a un altro tipo di supporto.
- Fascia rigida
Non farti spaventare o fuorviare dall’aggettivo “rigida” che si usa esclusivamente per differenziarla dalla prima tipologia di fascia; infatti questo supporto è comunque morbido ed è una stola di stoffa tessuta a telaio e normalmente a tramatura diagonale.
La lunghezza è variabile, infatti si parla di “taglie” e ce ne sono di regola 6:
- Taglia 1: 2,6 metri
- Taglia 2: 3,2 metri
- Taglia 3: 3,6 metri
- Taglia 4: 4,2 metri
- Taglia 5: 4,6 metri
- Taglia 6: 5,2 metri
Le prime tre sono definite taglie corte e le altre taglie lunghe; a seconda della taglia si potranno fare legature diverse o le medesime con adattamenti particolari, come ad esempio con l’uso di anelli o andando a chiudere alla spalla (TAS, tied at shoulder) o sotto al sedere (TAB, tied at bottom).
La fascia rigida è il supporto più versatile dal momento che hai un’ampia scelta di legature da fare, la puoi utilizzare fin dalla nascita (è adatta ai neonati) e soprattutto potrai sfruttarla per tutto il percorso adattando la legatura alla crescita del piccolo (posizione cuore a cuore, fianco e schiena).
Scegliendo la fascia tessuta ottimizzi l’investimento, come dire “minima spesa, massima resa!”
Questo tipo di fascia tra l’altro è la più indicata per bambini con ipotrofia, sindrome di Down e displasia dell’anca proprio perché garantisce un contenimento e supporto migliore.
Ci dovrai sicuramente prender mano per imparare a “wrapparla” ossia a raccoglierla e a tirarla nel giusto modo, ma è la tipologia di supporto che dura di più nel tempo e che ti permette di ammortizzarne la spesa.
Questo escludendo la forte possibilità che una volta avviata a questo mondo non entri anche tu nel “tunnel” e inizi ad acquistare fasce lasciandoti ispirare dai colori, dal blend, dai disegni, ecc…(storia vera, eheheh).
Quando si parla di fascia lunga poi si toccano altri temi importanti quali tessuti (blend) e grammatura, dei quali tratto in consulenza.
- Fascia ad anelli
La famosa fascia ring che personalmente trovo molto pratica ma che non a tutti piace!
Questa fascia è realizzata con lo stesso tessuto delle fasce rigide, ma all’estremità vengono cuciti due anelli di alluminio.
Sembra facile da utilizzare ma devi sapere come raccogliere il tessuto e farlo passare nel giusto modo all’interno degli anelli; una volta presa questa manualità allora sì, diventa facile e si vive di rendita, si può dire cosi.
La ring ti permette di portare davanti, mezzo fianco o fianco e siccome lo scarico del peso è asimmetrico perché solo su una spalla del portatore, non è assolutamente consigliata per lunghi tragitti; viene comoda per dei sali/scendi o brevi spostamenti, è molto amata dai bambini che iniziano a camminare ma che a volte – stanchi – ti chiedono “mamma, mi prendi in braccio?” e alternano la camminata alla voglia di riposarsi un po’.
Questa fascia ha una misura standard (comunemente definita taglia 1) perchè è adattabile a chiunque, la regoli dagli anelli ed essendo piccola è proprio la classica fascia “da borsetta” da tenere sempre a portata di mano.
Di marsupi e altri supporti: il viaggio nel babywearing continua
- Mei Tai
Questo è un supporto semi-strutturato di origine asiatica ed è formato da un corpo centrale alle cui estremità sono cucite quattro lembi di tessuto che saranno poi da legarsi attorno al corpo del bambino e del portatore.
Precisamente il Mei Tai è una via di mezzo tra una fascia tessuta e un marsupio.
Hai un pannello centrale che con il fascione ventrale legato al tuo corpo ti crea subito la seduta dove andare a posizionare il bambino, proprio come un marsupio ma senza ganci; in più hai gli altri due fascioni ai due angoli superiori del pannello che dovrai legare attorno a te e al piccolo proprio come avessi una fascia.
Ecco quindi che con questo tipo di supporto unisci l’immediatezza e la praticità di un marsupio all’avvolgenza, alla versatilità e alla morbidezza di una fascia tessuta.
- Half-Buckle e Reverse Half-Buckle
Entrambi sono una via di mezzo tra Mei Tai e Marsupio, per fartela molto semplice: il primo non è altro che un Mei Tai che presenta la chiusura a scatto del marsupio sulla fascia ventrale e poi i fascioni semplici sulle spalle (che saranno più o meno imbottiti) mentre il secondo sarà sempre di base come un Mei Tai però con spallacci stile quelli di un marsupio e chiusura con semplice stoffa sui fianchi.
- Marsupio
Questo è probabilmente il supporto portabebè più noto ma bisogna fare particolare attenzione perché purtroppo esistono ancora in commercio quelli non realmente ergonomici e che non rispettano quindi la fisiologica posizione del bambino; basti pensare a quanti propongono di utilizzarli col bimbo fronte mondo – posizione assolutamente da evitare perché non ergonomica.
Detto ciò, il vero marsupio ergonomico ha un pannello preformato, cinturone ventrale, spallacci più o meno imbottiti e vari ganci, fibbie o feltri da regolare adattandoli alla singola diade.
È rapido da legare ma va adattato al bambino prima di inserirlo e questa può essere la parte più complicata quando si è inesperti.
Oltre a questo, considerato il costo normalmente piuttosto altino, il mio consiglio è di capire bene come poterlo scegliere a distanza (vanno a taglie) e se possibile la cosa migliore sarebbe proprio quella di recarsi in negozio a provarlo.
- Onbuhimo
Questo supporto nasce in oriente, precisamente in Giappone, ed è abbastanza particolare e sicuramente poco noto qui da noi.
Si usa principalmente per portare sulla schiena bambini che abbiano già raggiunto un’apertura delle anche abbastanza ampia.
È molto simile ad un marsupio al quale però manca il fascione ventrale; questo implica che non si avrà lo scarico del peso sui fianchi ma solo sulle spalle.
Aggiungo che proprio questa mancanza facilita il babywearing alla donna in gravidanza (che però dovrà fare attenzione a non esagerare con l’utilizzo perché lo scarico non sarà ottimale) o a chi dovesse essere più in carne.
Se desideri iniziare a portare il tuo piccolo in fascia, allora sei pronta per intraprendere il tuo percorso babywearing e io sarei felice di accompagnarti fin dalla scelta del supporto.
La soluzione è il mio corso on demand
che esplora proprio q che comprende anche una consulenza live con me!